Catasto regionale delle grotte
Catasto storico della Venezia Giulia
1265
Località
VAL ROSANDRA
Comune
SAN DORLIGO DELLA VALLE
Provincia
TRIESTE
Elemento CTR
Coordinate WGS84
LON:13.86421 - LAT:45.62792
Coordinate GB
X:2431490 - Y:5053350
Acquisizione coordinate
da 5.000
Ubicazione
Carso
Morfologia
valle
Geomorfologia
versante
Litologia
roccia affiorante
Contesto attuale
arbustivo
Acclività
media (30-45°)
Riparo
No
Distanza mare
5300m
Andamento
orizzontale
Planimetria
semplice
Quota fondo
378m
Quota piano utilizzabile
20m
Ampiezza calpestabile
mediom²
Concrezionamento
1
Crolli recenti
No
Uso attuale
accessibile, non attrezzata
Stato attuale
accessibile
Quota - Esposizione
378 - SE
pozzo
No
Larghezza x Altezza
1.5m x 1.5m
morfologia
piede di parete
superificie esterna
Si
Litologia superficie esterna
roccioso affiorante
superficie totale
20m²
superficie luce
20m²
superficie calpestabile
20m²
acclività
nulla (0-15°)
dislivello
0
Litologia ingresso
roccioso affiorante
Lunghezza fondo ingresso
9m
evoluzione
libero
contesto attuale
arbustivo
data
pre 1926
autore
Raffaello Battaglia
Tipologia di investigazione
Recupero
cronologia
preistoria
periodo
?
ceramici
manufatti non determinati
litici
manufatti in selce non determinati
situazione dei materiali
conservati
bibliografia
Betic 2006-07
note
Battaglia (1926, p. 86-87) dice di aver trovato "tracce scarsissime della presenza umana", in questa grotta e in quella della Sfesa, due delle "caverne che si aprono sulle pareti calcaree della Val Rosandra, [che] fornirono ... abbondantissimi e preziosi avanzi delle industrie umane eneolitiche".
Denominazione deposito
Collezione Battaglia: Centro d'Ateneo per i Musei, Padova
indirizzo deposito
Via Orto Botanico 15, Padova
data
1954
autore
Francesco Stradi
Tipologia di investigazione
Recupero
Area investigata
parziale
settore
area antistante la parete di fondo
cronologia
preistoria
periodo
mesolitico recente
attribuzione culturale
Castelnoviano
litici
507 manufatti ricavati in parte da selce di Comeno, in parte da piccoli ciottoli: 97 strumenti (2 bulini, 39 grattatoi, 21 strumenti a ritocco erto, 30 strumenti del sostrato, 5 strumenti compositi), 381 manufatti non ritoccati, 1 microbulino, 28 nuclei (Gerdol 1976)
paleontologici
scarsissimi resti di animali e di molluschi marini (Trochus e Patella)
interpretazione
L'abbondante presenza di nuclei e di scarti di lavorazione hanno fatto pensare ad un probabile uso della grotta come officina litica.
situazione dei materiali
conservati
bibliografia
Gerdol 1976; Andreolotti, Stradi 1963
note
I manufatti mesolitici furono rinvenuti in un sottile strato bruno-nerastro ricco di pietrisco di circa 10 cm di spessore, posto al di sopra delle argille pleistoceniche. Lo studio del complesso effettuato da Gerdol modifica parzialmente i dati quantitativi e qualitativi dell'analisi precedente, ma conferma l'attribuzione dell'industria alla fase recente del mesolitico.
Denominazione deposito
Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia
indirizzo deposito
Piazza della Libertà 7, Trieste