Scheda

GROTTA PRESSO SAMATORZA

 

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Codici

    Catasto regionale delle grotte

    424

    Catasto storico della Venezia Giulia

    561

Dati generali

    Località

    SAMATORZA

    Comune

    DUINO-AURISINA

    Provincia

    TRIESTE

    Elemento CTR

    11012

    Coordinate WGS84

    LON:13.70921 - LAT:45.75201

    Coordinate GB

    X: - Y:

    Acquisizione coordinate

    da 5.000

Geologia e Geomorfologia

Caratteri fisiografici

    Ubicazione

    Carso

    Morfologia

    altopiano

    Geomorfologia

    piano

    Litologia

    roccia affiorante

    Contesto attuale

    arbustivo

    Acclività

    nulla (0-15°)

    Riparo

    No

    Distanza mare

    3035m

Caratteri interni

    Andamento

    orizzontale

    Planimetria

    semplice

    Quota fondo

    210m

    Quota piano utilizzabile

    500m

    Ampiezza calpestabile

    mediom²

    Concrezionamento

    1

    Crolli recenti

    No

    Uso attuale

    accessibile, non attrezzata

Ingressi

    Stato attuale

    accessibile

    Quota - Esposizione

    240 - E

    pozzo

    No

    Larghezza x Altezza

    4m x 8m

    morfologia

    depressione

    superificie esterna

    Si

    Litologia superficie esterna

    roccioso affiorante

    superficie totale

    500m²

    superficie luce

    27m²

    superficie calpestabile

    500m²

    acclività

    bassa (15-30°)

    dislivello

    30

    Litologia ingresso

    depositi di crollo

    Lunghezza fondo ingresso

    124m

    evoluzione

    libero

    contesto attuale

    arbustivo

Archeologia

Scavi

    data

    anni 1960?

    autore

    Società Alpina delle Giulie

    Tipologia di investigazione

    Recupero

    cronologia

    preistoria

    periodo

    neolitico?

Materiali

    ceramici

    manufatti non determinati

    paleontologici

    resti di Ursus spelaeus

    antropologici

    resti non determinati

    situazione dei materiali

    dispersi

    bibliografia

    Carpani 1998-99; Gherlizza, Halupca 1988

    note

    Karl Moser avrebbe scavato in questa grotta nel 1902, rinvenendo fra l'altro un rhyton (vaso a quattro gambe) databile al neolitico. La stessa attribuzione cronologica è stata proposta per la ceramica raccolta negli anni 1960 (comunicazione personale a Carpani), frammista a resti di Ursus spelaeus, verosimilmente a causa dell'azione di trascinamento delle acque.