Il progetto C.R.I.G.A.

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Grotta del Mitreo

Le grotte catastate nella parte italiana del Carso Classico sono oltre 3100, e in base ai dati dell'Archivio Storico della Società Alpina delle Giulie in 166 di queste sarebbero stati rinvenuti materiali archeologici, riferibili a periodi diversi compresi fra Preistoria e Medioevo. Tuttavia, soltanto in una minoranza di casi (meno del 20%) a rinvenimenti occasionali hanno fatto seguito scavi sistematici, e a tutt'oggi i reperti di queste indagini sono in parte inediti.

In relazione a questa specifica situazione, nei primi anni 1990 furono avviate revisioni dei materiali archeologici provenienti dalle principali cavità, integrate da controlli della letteratura e degli archivi (Soprintendenza regionale, musei e gruppi speleologici locali) e seguite da pubblicazioni esaustive. L'obiettivo ultimo di questi studi era l'aumento delle conoscenze relative ai singoli siti al fine di ricostruire l'evoluzione culturale del Carso in antico.

Le conoscenze dovevano peraltro riguardare sia i resti di cultura materiale trovati all'interno delle grotte e dei ripari sotto roccia che i luoghi stessi, in base al presupposto che le scelte insediative dell'uomo siano state orientate, se non condizionate, dall'ambiente naturale circostante.

Da queste premesse è nato il Progetto C.R.I.G.A. - Catasto Ragionato Informatico delle Grotte Archeologiche, archivio informatico georiferito che contiene i dati storico-archeologici e geo-ambientali considerati più rilevanti per l'obiettivo prefissato.

C.R.I.G.A. è un Progetto dell'Università degli Studi di Trieste, coordinato da Manuela Montagnari Kokelj (Dipartimento di Storia e Culture dall'Antichità al Mondo Contemporaneo) e da Franco Cucchi (Dipartimento di Geoscienze) e realizzato con l'importante supporto dei loro giovani collaboratori.